Emanuele Birarelli è alla sua settima stagione in maglia azzurra, la prima da Capitano
foto Claudio Cavalli
Trento, 7 luglio 2014
Il giorno dopo la conclusione dell’Intercontinental Round di World League 2014, il capitano della Trentino Volley e della Nazionale Italiana Emanuele Birarelli si trova a Trento per trascorre un po' di tempo con la famiglia prima di riprendere gli allenamenti a Cavalese in vista della Final Six di Firenze e si presta volentieri a tracciare un bilancio del cammino svolto sin qui dagli azzurri nel torneo.
“Partivamo con premesse differenti rispetto ad altre edizioni disputate negli anni passati in questa manifestazione – spiega il centrale gialloblù - Già sicuri, sin dal via, della qualificazione alle Finali, abbiamo potuto gestire in maniera particolare la nostra programmazione in funzione di queste prime dodici partite. Abbiamo sempre lavorato pensando all'appuntamento di Firenze, affrontando gli impegni con due gruppi distinti e di fatto trovandoci a ranghi completi solo nell’ultimo weekend, ma era giusto muoversi in questo modo. Detto questo, però, va anche ricordato che alla fine abbiamo comunque vinto la Pool A, da tutti considerata alla vigilia come un girone di ferro vista la presenza di quattro squadre di primissimo livello”.
Birarelli sta vivendo con tranquillità la prima stagione da Capitano della Nazionale, oltre che della Trentino Volley. “Sino ad adesso non ho incontrato particolari problemi a svolgere questo ruolo ma in tutto ciò sono anche aiutato dal fatto che il gruppo azzurro è abbastanza maturo e rodato – spiega - . Buona parte dei giocatori che lo compongono vivono assieme da tanto tempo questa avventura, quindi il mio impegno non ha presentato grosse difficoltà. Si parte dal presupposto che i personalismi vanno sempre messi da parte. Fra un paio di giorni torneremo a lavorare a Cavalese per finalizzare la nostra preparazione: personalmente penso di aver disputato una buona Intercontinental Round ma in vista della Final Six di World League devo sicuramente crescere a muro, perché mi accorgo di non essere ancora al top nella lettura del gioco e negli spostamenti laterali. Mi ha fatto molto piacere vedere il sold out in tutte le nostre partite casalinghe; giocare di fronte ad un pubblico numeroso ti spinge a fare sempre qualcosa in più e noi ci abbiamo provato in ogni circostanza non trovando la vittoria interna solo nell'ultimo weekend. Il grande interesse raccolto dalla Nazionale è stato fra gli aspetti più positivi di queste sei partite, un tesoro da custodire”.
L’ultimo pensiero, Birarelli lo riserva alla sua Trentino Volley che sta iniziando a prendere forma in vista della prossima stagione. “Come i tifosi, anch’io ero in attesa di capire quali fossero le intenzioni della Società che si è presa il suo tempo prima di iniziare a muoversi – conclude - . Il ritorno di Stoytchev è un primo passo importante, una buona base di partenza per costruire la squadra che verrà. Sono contento perché, anche ascoltando quanto dichiarato recentemente dal General Manager Bruno Da Re, il Club vuole mantenersi su certi livelli e per farlo si poggerà ancora una volta sulla professionalità di sempre e su un buon livello di competitività. Trento continua ad essere una città dove si può giocare bene a pallavolo e ciò mi basta; ai risultati penseremo successivamente”.
Trentino Volley S.p.A.
Ufficio Stampa